20/03/07

what's in a name?

ieri ho conosciuto erri de luca. forse “conosciuto” è una parola eccessiva per descrivere quella decina di minuti trascorsi vicino a lui e quelle poche parole scambiateci… da parte mia, quasi soffocate dall’emozione, da parte sua, originatesi da un sorriso colmo di gentilezza che mai mi sarei aspettata in un autore così famoso…
forse siamo abituati alle popstar che fuggono via appena hanno finito lo spettacolo e che temono gli assalti dei fan più di ogni cosa… bè, in molti casi a ragione, direi…
lui, no… si è trattenuto a parlare con tutti, regalava sorrisi meravigliosi e sguardi benevoli di un azzurro indescrivibilmente intenso…
come ha detto un’altra ragazza in fila accanto a me “sembra la fila per il confessionale” e non credo di risultare blasfema dicendo che le sue parole sono fonte di grande conforto, per me, per chi era lì e per chissà quanti altri…
io ricorderò sempre quanto mi battesse il cuore in attesa del mio turno e con quanto nervosismo tormentavo tra le mani la mia copia del romanzo che tra i suoi preferisco…
davanti a lui ero bassissima e sarà per l’altezza o semplicemente per la mia faccia da heidi che mi ha detto “Ciao!”, mentre a tutti aveva detto “Buonasera!”...
mi ha chiesto il mio nome per scrivere la dedica sul libro e io ho ripetuto automaticamente quelle 5 lettere che mi ritrovo appiccicate addosso dalla nascita… quel nome che non mi piace, che non mi è mai piaciuto, la cui banalità è carica di tradizioni inoppugnabili del sud Italia, di una religione imposta e mai sinceramente accettata, di un ideale di femminilità trasfigurata, gravoso ai limiti della mortificazione…
non avevo pensato che era anche il nome della protagonista di quel romanzo che lui aveva scritto e che io gli restituivo in una delle mille copie perché lo rendesse unico…

a …..
nome di questo racconto
Erri De Luca
19 marzo 2007

si chiude così il cerchio di rinvii, in cui rientra il mio nome (che è il nome della mia nonna paterna), la sua origine egiziana-ebraica e la sua traduzione prima greca e poi latina, l’esaltazione cui lo ha sottoposto il culto cattolico, il suo significato di “goccia di mare”, ma anche di “amata da Dio”, ma anche di “padrona, signora”, l’acqua che percepisco come mio elemento naturale, il sud da cui provengo e a cui appartengo, le responsabilità del mio destino, tante, alcune giunte troppo in fretta, come per la protagonista del suo racconto, in cui c’è tutto questo e di più …
...ieri è stata la prima volta in cui ho intravisto qualcosa di bello nel nome che porto…
andando via , gli ho detto “spero che non le passi mai la voglia di scrivere!”, mi ha risposto “no, di certo!”…
…è una promessa, erri!

19/03/07

victor vasarely

Questi quadri (esatto, quadri! niente computer!) meravigliosi sono di Victor Vasarely (1906-1997), pittore e grafico ungherese, tra gli esponenti principali della optical-art.
Io ho scoperto Vasarely ieri pomeriggio, quando per puro caso mi sono ritrovata a Rieti alla mostra Da De Chirico a Warhol. Viaggio nel '900 tra deserti e selve che ha aggiunto un’inattesa nota culturale a un’innocente gitarella fuori porta (di cui a breve seguiranno le foto).
E stamattina, ancora sotto l’incanto delle opere di Vasarely lì ammirate, ho fatto un po’ di ricerche… per scoprire che a Budapest esiste un Museo Vasarely (indirizzo: III. Szentlélek tér 6.) che ospita ben 400 sue opere originali!

E pensare che sono stata a Budapest 3 anni fa e non ne sapevo niente…



17/03/07

17. 03. per me

Il giorno in cui si festeggia San Patrizio sarà sempre per me il giorno in cui ho conosciuto l’amore.
L’amore, quello vero, quello dei poeti, dei film riusciti meglio, delle canzoni più emozionanti.
In realtà, il mio amore si fondava su una menzogna… ma sembrava vero.

Those are the pearls that were his eyes

Perle nere al posto dei suoi occhi neri,
neri grani di un rosario di passione,
che a fatica scorre tra le mie dita incerte.

17.03. st. patrick's day


16/03/07

svelato il mistero dell'omonima... è tutta colpa dello smalto!

mi sento una cretina, mi sento una vera imbranata, mi sento una vera briggeggions allucinata dai fumi del suo nuovo smalto NUDE (che peraltro non ha ricevuto il successo di pubblico che mi attendevo!).
bene, posso affermare che l'unica gingerheidi, 28/f, straight, (damnly) single, rome, italy sono io!
e pure che quel profilo l'ho compilato io...
non perchè cercassi il principe azzurro online, ma perchè era necessario registrarsi in un sito partner dove ci sono test divertenti (chiedete conferma a gpl!). a questo punto, non so se i test sono messi lì al preciso scopo di attrarre gente che poi rimpallano nel sito di incontri... se pure fosse nessuno mi ha ancora contattato!
insomma, niente scherzo di amici ansiosi di accoppiarmi, niente email da ammiratori segreti...
come bridget... più di prima... mi confermo...
...all by myself!!!!

sergio cammariere, "e mi troverai" (n.7 - 2006)

E ho messo le parole ad asciugare al sole
come se il vento potesse portarle da te, ora che
comincia a farmi male la nostalgia che ho
per quello che ora rivivere non è possibile
[...]
E mi troverai, se vorrai sai dove cercarmi
finché un giorno poi capirai che le cose che cerchi
le hai lasciate qua dentro di me
testo di roberto kunstler

erri de luca, "tu, mio" (1998)

"Buonanotte, sono cresciuto dietro al tuo dolore, ma prima di incontrarti ho passato un anno a chiedere ai libri in che secolo stavo e su che terra mettevo i piedi. Incontrarti è stato come il sole che spacca la pelle e l'aspro dello scoglio che indurisce la pianta del piede. Mi hai fatto crescere un'altra buccia sopra la mia, mi hai dato ingresso al mondo chiamandomi tuo." (p. 100)

15/03/07

autoironia :)

Q: Why did God invent gay men?
A: So fat chicks could go to discos too.

D: Perchè Dio ha inventato i gay?
A: Affinchè anche le cicciottelle potessero andare in discoteca.

come essere una favolosa fag hag

riprodotto per gentile concessione di Ellen Forney

reproduced by kind permission of Ellen Forney

Trovate questo e altri fumetti molto divertenti sul suo sito (http://www.ellenforney.com) che vi consiglio vivamente. Ellen è una grafica di grande talento e lavora anche su commissione.
You'll find this and other very funny comics on her website (http://www.ellenforney.com) which I strongly recommend. Ellen is a very talented graphic artist and works on commission, too.

The Ginger Show

Cosa assurda accadutami un minuto fa!
Stavo facendo un giro nei blog, così per vedere che si dice in giro... sono persino finita su qualcosa di interessante, tipo uno con foto di cupcake meravigliose! (by the way, è ora di trasformare i miei già leggendari muffin in attualissime cupcake!). Bè, a un certo punto mi sono un po' persa e per ritornare al mio blog, ho glooglato gingerheidi... ma non ho specificato "tra i blog".... e così scopro che su un sito di "incontri" la seguente descrizione corrisponde a una certa gingerheidi:

28/f : straight : SINGLE : Rome, Italy

mi rincresce ammettere [soprattutto per quel SINGLE maiuscolo] che la descrizione sarebbe perfetta anche per me... ma io di sto sito non conoscevo neanche l'esistenza!!!

Ora, premesso che navigo con questo nick dal 2001 e non che abbia il copyright, ma lo ritengo abbastanza originale da non essere facilmente clonato, i casi sono 4:

1) esiste un'altra gingerheidi 28/f : straight : SINGLE : Rome, Italy... poveraccia, pure lei single!

2) è uno scherzo di uno dei miei amici che mi ha registrato a mia insaputa... COMUNICATO UFFICIALE: se confessi entro 48 ore, ti perdono. Altrimenti, appena ti sgamo, ti costringo ad ascoltare le storie delle mie malattie (presunte e non) per 48 ore di seguito!

3) soffro di sonnambulismo e una volta mi sono registrata in questo sito e non me lo ricordo...

4) sono troppo stanca e ho i sensi allucinati dai fumi del mio nuovo smalto NUDE L'OREAL e mi sono inventata tutto...

13/03/07

a lezione di fag hag

Ho trovato un po’ di materiale in Internet che aiuta a capire meglio cosa sono le fag hag…

[precisazione: non uso il termine in inglese perché sono esterofila (che un po’ lo sono, ma non è rilevante in questo momento). Uso il termine inglese, perché non sono sicura che esista un corrispettivo italiano, ovvero una volta un mio amico (gay, of course!) me lo ha tradotto “frociarola”, ma è praticamente l’unica occasione in cui l’ho sentito. Certo, non suona dolcissimo in italiano, ma anche in inglese ha un suono più che altro dispregiativo. D’altronde, è quella la sua origine, ma fortunatamente abbiamo imparato/stiamo imparando a portarlo con orgoglio. Naturalmente, sarò grata a chi mi segnalerà eventuali traduzioni italiane attestate… o di nuova invenzione, perché no?!]

Detto ciò, ho selezionato alcuni siti particolarmente interessanti (ce ne sono mille altri…). Sono tutti in inglese, quindi per chi non parla questa lingua (però impegnatevi a impararla che non se ne può proprio fare a meno!) o non ha molto tempo (e pure voi, imparate a ritagliarvi svariati momenti di relax al giorno!) ho aggiunto delle traduzioni di farsi carine/rilevanti…
Enjoy!

urban dictionary: fag hag
tra le tante definizioni: una donna che ama la compagnia di uomini gay. Possono essere spesso scambiati per una coppia sposata... semplicemente perché, passando tanto tempo insieme, raggiungono un livello di amicizia molto vicino alla relazione matrimoniale. Perché come una coppia sposata si amano, non si sopportano e non fanno sesso.

Fag Hags- A Social Analysis:
la prima volta che sono stata etichettata “fag hag”, ho provato vergogna. Ma non c’è nulla di cui vergognarsi. Sono orgogliosa di essere una fag hag. Sono una fag hag! Senti come ruggisco! Sii orgoglioso di ciò che sei. Renderà solo gli altri più orgogliosi di conoscerti.

The Fag Hag Manifesto
Eureka! non ero attratta dall’essere gay, ero attratta da persone che accettavano se stesse per come erano davvero e presentavano quel “se stesso” al mondo. Mi piacevano le persone che rifiutavano di adattarsi a ciò che gli altri ritenevano dovessero essere. […] “Coming out” non riguardava l’essere gay o etero; era accettazione di sé e volontà di tener fede a se stessi in ogni situazione. [questa è indiscutibilmente la mia preferita!]

The Fag Hag Quandary
[a proposito della madre, fag hag nella New York della Depressione] le chiesi una volta se avesse mai sentito il termine “fag hag”, e le spiegai che significava una donna con tanti amici gay, rispose: “ai miei tempi, si chiamava solo ‘essere ingenua’”

12/03/07

sottotitolo 3, ovvero la bridget jones che è in me

mi è successo davvero...
...di versare mezza cioccolata calda sul pavimento della saletta relax in ufficio, proprio un secondo prima che entrasse il fighissimo figlio del capo
...di essere così immersa negli occhi profondi di un ragazzo da non accorgermi che mi si era incastrato l'orecchino nella sciarpa/ il cappotto nell'ascensore/ la borsa nella porta... o semplicemente che era finito il marciapiede
...di aver corrotto amici per organizzare incontri con ragazzi che risultavano irrimediabilmente attratti da taglie (anche cerebrali) inferiori alla mia
...di aver lasciato scappare i darcy e aver lottato per ritrovarmi dei semplici cleaver
sono questi i (tanti) momenti della mia vita in cui mi sento la versione sannita di bridget jones!

sottotitolo 2, ovvero "illuminatevi, etero!"

non c'è bisogno di essere una fag hag per essere un/un'etero illuminato/a...
basta essere persone tolleranti (nei fatti e non a chiacchiere!) e vi accorgerete che la vostra vita scorrerà serena o tormentata (a seconda della vostra sorte), con il vantaggio che la pratica della vostra tolleranza avrà reso possibile il libero fluire dell'esistenza anche per gli altri...
naturalmente, non solo gli omosessuali sono vittime di intolleranza e discriminazione, quindi illuminiamoci e illuminiamo ognuno dei mille angoli bui della nostra esistenza quotidiana...
l'illuminismo applicato al progresso puramente economico non è stato un grande successo... chissà che non ci vada meglio applicandolo alle nostre coscienze!

sottotitolo 1, ovvero autobiografia di una queen of fags

mi sembra doveroso spiegare (brevemente) la scelta del mio sottotitolo, o meglio le mie identità alternative, ma pur sempre valide...

come dice il titolo, prima di tutto, sono gingerheidi, viso rotondo, guance rosse e un inquietante profumo di zenzero (o è semplicemente flowerbomb di viktor & rolf?!)

ma poi, sono un'esemplare queen of fags, circondata e avvolta da amici quasi esclusivamente gay... perchè? non chiedetemelo! è successo e va bene così...

i maligni dicono che le fag hag come me si circondano di omosessuali, perchè sono così brutte da non attrarre i maschi etero... innanzitutto, è ben noto che i maschi etero sono attratti da qualsiasi forma di vita gli ricordi contemporaneamente la mamma e i primi giornaletti porno che hanno sfogliato: bellezza e bruttezza non c'entrano proprio...

vorrei che questo blog servisse anche a questo, a conferire una nuova dignità alle fag hag di tutto il mondo (vabbè, più o meno...) e a formare nuove scintillanti fag hag (eh, sì, se non sei disposta a scintillare, resta pure una donna qualunque!)...

pensaci, giovane donna: un amico gay è un ottimo confidente, un ottimo fashion advisor, un ottimo book advisor, nel 99,9% dei casi è anche un figo da paura che si aggira con te per la città, generando sentimenti di invidia pura nelle astanti... be', sì, almeno fin quando non lo vedono fare l'occhiolino a un altro figo da paura di passaggio...

fag hag è bello!... perchè piangere con un'amica è confortante, ma piangere su una spalla muscolosa è tutta un'altra cosa!

here I am!


Cari amici e non (ancora),

eccomi qui, dopo aver ceduto anche io alla tentazione del momento... aprire un mio blog!


per chi già ha avuto la (s)fortuna di conoscermi:

che ve ne pare? abbastanza kitsch da rispecchiarmi? credo di sì, ma datemi tempo e farò di meglio...


per tutti gli altri:

sono gingerheidi, intellettual-kitsch, a volte mi annoio al mio nuovo lavoro/ a volte ho voglia di comunicare qualcosa a un ampio uditorio... il mio blog nasce per questo!