27/11/07

william butler yeats, "the choice" (1933)

The intellect of man is forced to choose
perfection of the life, or of the work,
And if it take the second must refuse
A heavenly mansion, raging in the dark.
When all that story's finished, what's the news?
In luck or out the toil has left its mark:
That old perplexity an empty purse,
Or the day's vanity, the night's remorse.

05/11/07

un sottofondo per sognare


giovanni allevi, come sei veramente (2005)

03/11/07

"saturno contro" remake

ci siamo tutti in questa foto, tutti, ma qualcuno manca, tutti, ma qualcuno devo ancora conoscerlo...

ad esempio, roberto, poliziotto balbuziente che farà in tempo ad abbracciarmi in quell'istante che passa tra quando recupero un dizionario messo strategicamente fuori posto e quando mi risiedo di fronte al computer...

forse sergio lo conosco già o ne conosco un paio come lui, apparentemente saggi e pacati, ma anche cinici, apparentemente in disparte, ma in realtà invadenti... feriti e abbandonati, tanto non sono i protagonisti...

paolo si vede ogni tanto, è simpatico, anche se la sua faccia sembra ancora quella di un intruso, ma c'è sempre bisogno di qualcuno poco noto su cui fantasticare...

lorenzo e davide, vabbè, loro sì che li conosco, o forse credo di conoscerli bene... che spavento quella telefonata dall'ospedale... paura non della malattia, non del dolore fisico, paura che non riuscissero a vederli...

e c'è roberta in mezzo a loro e in mezzo a noi, un'incarnazione di istinti e conflitti, iniziative e tremori, lì, proprio in mezzo...

e infine angelica, con i suoi pantaloni classici e le sue camicie, ride, ma chissà... antonio non c'è neanche stasera, forse è solo dall'altro lato della macchina fotografica, forse è sceso a comprare una bottiglia di champagne che non berrà nessuno...

e vi guardo e ci guardo in questa foto che ci rappresenta e che ci tradisce... ed è bella, e sono belli anche i miei rotoli di ciccia sempre più grandi, ma fasciati da un tessuto cangiante che solo io potevo scegliere...

« Ci sono momenti come questo in cui riesco a sentirmi felice. Voglio che rimanga tutto così per sempre. Anche se so che per sempre non esiste »

01/11/07

per te a cui non basto

erri de luca, variante di canzone

“io te vurria vasà”, sospira la canzone
ma prima e più di questo io ti vorrei bastare,
io te vurria abbastà,
come la gola al canto come il coltello al pane
come la fede al santo io ti vorrei bastare.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
In nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei bastare,
io te vurria abbastà.

“io te vurria vasà”, insiste la canzone
ma un po’ meno di questo io ti vorrei mancare
io te vurria mancà,
più del fiato in salita
più di neve a Natale
di benda su ferita
più di farina e sale.

E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
In nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei mancare
io te vurria mancà.

erri de luca, solo andata. righe che vanno troppo spesso a capo, milano, feltrinelli, 2005