09/05/07

ciascuno di noi è come un piccolissimo capello

"Biancaneve sciolse i capelli neri come l'ebano fuori dalla finestra. Era lunedì. I capelli scivolarono giù dalla finestra. 'Potrei far volare un aquilone con i miei capelli, tanto son lunghi. Il vento porterebbe l'aquilone nel cielo azzurro, e allora ci sarebbe il rosso dell'aquilone contro l'azzurro dell'azzurro, insieme con i miei capelli neri cme l'ebano, a fluttuare lassù. Questo sembra desiderabile. Il motivo dei lunghi capelli che scivolano giù da un'alta finestra è assai antico, credo, lo si trova in molte culture e in varie forme. Ora lo riproporrò, affinchè il volgo ne resti attonito e la mia vita venerea ne riceva nuovo impulso' ". (p. 121)

"Reazione ai capelli: 'Ecco, quella è certamente una considerevole quantità di capelli', riflettè Bill. 'E sembra pendere dalle nostre finestre. Voglio dire che le finestre da cui pendono i capelli appartengono alla nostra casa, o sbaglio? Ora chi è fra noi che possiede tanti capelli, neri come l'ebano? In realtà sto solo facendo finta di pormi questa domanda. La sgradevole risposta mi è già nota, come mi è noto il significato di quest'atto, questo pendere di capelli, nonchè il significato sessuale dei capelli medesimi, su cui Wurst ha scritto lunghe dissertazioni. Non intendo che le ha scritte sui capelli, bensì riguardo ai capelli, dalla preistoria ai nostri giorni. Ci può essere solo una risposta. E' Biancaneve. E' Biancaneve che ha compiuto questo passo, il cui significato è chiaro a noi tutti. Tutti e sette sappiamo ciò che significa. Significa che è una maledetta degenerata! Ecco un primo modo di vedere questa complessa e difficile questione. Significa che il 'non-essere-con' è vissuto come più reale e più pressante dell' 'essere-con'. Significa che cerca un nuovo amante. Quelle tragédie! D'altro canto bisogna considerare la fondamentale solitudine della persona. Ciascuno di noi è come un piccolissimo capello, scagliato nel mondo in mezzo a miliardi di altri capelli di varie dimensioni e colore. E se Dio non esiste, allora siamo messi ancora peggio di quanto pensavamo. In tal caso, ciascuno di noi è come una minutissima festuca di insulsaggine, che turbina in mezzo a una più grande insulsaggine spaventosamente libera, a meno che non esista una vita intelligente sugli altri pianeti, vale a dire una vita ancora più intelligente della nostra, una vita che abbia escogitato uno scopo a questa grande impresa che è la vita. E' possibile. Ma noi, grazie a Dio, non possiamo saperlo. Nel frattempo ci sono i capelli, con i loro molteplici significati. Che fare?' ". (p. 134)
Biancaneve di Donald Barthelme. Traduzione di Giancarlo Bonacina (emendata da "fratellino" Tommy Pynch), Minimum Fax, Roma, 2007.

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